venerdì 11 luglio 2025

Posso lasciare il motorino in aeroporto?

Ti osservo Sig.na 25 ciliegie, mentre alzi un muro per chiedere un abbraccio.
Chissà come fai a trovare sempre il modo per recuperare corazze e aculei proprio nell’esatto istante in cui non vorresti fare altro che spogliartene.
Ti guardo e mi chiedo se sarò in grado di accoglierti quando da curva tornerai ad essere storta.
A volte è un movimento impercettibile sai?
Come quando parli e sposti la bocca, come faceva lui.
Come quando ti fanno un complimento e abbassi lo sguardo, come faceva lei.
Come quando il sole colora la pelle ma il cuore resta avvolto in un contenitore di policarbonato.
Quale è il materiale più infrangibile che conosci?
Quanto ne puoi ordinare mentre attendi che l’alba illumini di nuovo la città?
Quando tornerà la luce del giorno, che maneggi meglio della notte, che impedisce ai sognatori di parlare a sproposito di emozioni?
È impressionante sai? Vedere quanto la latta oscuri le tue pupille e realizzare con quanta forza le tue parole siano capaci di bloccarsi nella trachea.
I sentimenti ti rendono afona, la paura di non avere il controllo ti fa alzare le spalle e ti obbliga ad azzerare ogni aspettativa.
Che fatica volerti bene davvero Sig.na 25 ciliegie, continuamente alle prese con i tuoi silenzi pieni di sorrisi da giullare, di spallucce e dolori spostati, di a me va bene tutto sussurrati con la nonchalance di chi finisce per crederci davvero.
Quanto ti manca quel coniglio brontolone che si ostinava a volerti bene sopra ogni cosa?
Riuscirai mai ad assolverti per non essere riuscita a salvarlo?
Chissà se lui ti ha perdonata, chissà se esiste un posto dove il senso di colpa va in vacanza.
 
Manchi forte.
Ma ora torno a dimenticarmene.

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdì 20 giugno 2025

Di che colore è giugno?

Zach Bryan risuona forte nel soggiorno, una Desperados gelata tra le dita e giugno che urla pieno di gioia. 

È estate Sig.na 25 ciliegie, la scuola è finita e per te i giorni scorrono succosi come la frutta dei mesi più caldi.

Che cosa è la felicità Signorina 25 ciliegie?
È un cielo rosa che colora giugno, riflesso nello specchietto di un motorino mentre attraversi la tua città.
È ridere a voce alta con le persone che ami, quelle di una vita passata negli ultimi banchi, in mezzo a una piazza che ti faceva respirare quando a casa boccheggiavi. Le persone che hai scelto, con le quali costruisci castelli per poi volare lontano. Quelle che non ci sono più ma delle quali ricordi a memoria la risata: fragorosa, spontanea, strabordante. 
Che cosa è la felicità Sig.na 25 ciliegie? 
È la consapevolezza che partirai, che Gedeone vi aspetta nel cortiletto di ghiaia, pronto per regalarvi piedi nudi, musica altissima, viaggi e progetti. 
"Partiamo?"
È la certezza che si può andare via anche restando, valicare mondi e chiudere gli occhi quando Spotify passa quel giro di armonica che adori.

A quanti corsi ti iscriverai?
Quante battaglie cavalcherai?
Quanti disastri combinerai?
Quante colazioni a base di vaschette di gelato?
Quanti amici rivedrai davanti a calici di bolle?
Quante persone conoscerai, affascinata dalle vite che non sei riuscita a sfiorare, che hanno preso strade mai immaginate.
Succederà ogni anno vero? Arriverà l'estate, ti sorprenderà e sorriderai curva perché sei piena di pastelli a cera con i quali colorare le giornate più faticose.
Hai ancora quel super potere Sig.na 25 ciliegie? Quello di spostare la realtà più dolorosa e di sostituirla con un racconto fantastico. Alzare il volume al massimo, tanto da non riuscire ad ascoltare il suono delle preoccupazioni, della sofferenza, di quei pensieri che cozzano con la gioia dei mesi estivi.
Ci credi ancora a quel mantra che ti sei ripetuta per anni: "In estate vale tutto". 
Non so se in estate valga tutto Sig.na 25 ciliegie, quello che so è che hai lottato con fatica per questi sorrisi, hai messo impegno nel costruire strategie che ti aiutassero ad amare la vita anche quando non è stata in grado di dispensare carezze.

"Sai Iaia, il peggio è per chi se ne va, chi resta può ancora vivere". 
Rimbomba ancora nella tua testa vero?
Finché avrai respiro, finché l'estate urlerà tra le foglie mosse dal vento, nel cinguettio degli uccellini, nelle parentesi del quotidiano, nelle notti carenti di sonni agitati. 
Rimbomba ancora nella mia testa sì, ma non voglio che se ne vada, non voglio dimenticarmi questa fortuna, questa necessità, questa fame di felicità, di libertà. 

Buona estate Sig.na 25 ciliegie, non smettere mai di ridere, di fare ironia sulle disgrazie, di mettere musica nei silenzi più cupi, di colorare il buio.
Buona estate Sig.na 25 ciliegie, ci saranno giorni in cui ti diranno che dovrai prenderti le tue responsabilità, che sei superficiale, egoista, che non può essere tutto un gioco. 
So che lo sai, so che può far male, ma tu hai coriandoli al posto delle lacrime: nessuno se ne accorgerà.










domenica 30 marzo 2025

Sono ancora incazzata con me stessa per non essere andata al Canto Alto

Ci sono momenti  in cui i tuoi vuoti urlano silenziosi, alzano la voce davanti alla prima domenica di luce, alla primavera che riempie di vita ogni triangolo di cielo.
Giorni in cui la sua assenza è talmente straziante da obbligarti a rincorrere la felicità, ad azzannarla, a mangiarla con ingordigia, come se non ci fossero altre direzioni possibili.
Tu, piccola cannibale di pillole di gioia, di momenti di vita.
Ore passate a rincorrere l’amore che hai consegnato a quel giorno afoso di agosto, consapevole che mai lo ritroverai, che mai sarà così smodato, così intenso.
Non smetterai di controllare ogni cosa vero Sig.na 25 ciliegie?
Di collocare i sentimenti in scatole di latta resistenti ad ogni urto e caduta.
Di tenere a freno le parole, camminando in salita fino a non avere più il fiato per pronunciarle.
Di vederti piena di difetti di fronte a quello specchio bastardo, che non ti ha mai trovata bella nemmeno per sbaglio.
Da quanto tempo non scrivevi Sig.na 25 ciliegie?
Troppo impegnata a vivere per dare spazio all’unica cosa capace di farti respirare.
Come si fa ad addormentarsi fuori dalla propria comfort zone?
Gedeone non vede l’ora di regalarti una nuova avventura, di trascinarti via dai tuoi vuoti, dai ricordi più dolorosi, quelli che non sei riuscita ad edulcorare con una prosa perfetta.
Hai ancora bisogno di costruire la tua vita con mattoni di meraviglia vero? Di trascurare lavatrici, bollette e mazzi di chiavi; di concentrarti su musica, albe mozzafiato, case sull’albero e polvere di stelle.
Procedi ostinata senza aspettative, sorridente verso quei nonscenderòmaipiù che le persone sussurrano con troppa leggerezza.
Roger sta per tornare a casa, i tetti del quartiere accolgono un sole che scalda, ti ricordano che presto partirete di nuovo.
Roger si aggira tra le corsie di un supermercato carioca e ora come allora non tralascia di mantenere le promesse.
 
Non smettere di vivere Sig.na 25 ciliegie, di forzare i sorrisi quando dentro i vuoti vomitano fango, di usare l’ironia quando la paura ti terrorizza.
Non smettere di scrivere Sig.na 25 ciliegie perché non sono pronta a vederti crollare.
Non smettere di fare casino Sig.na 25 ciliegie perché hai gli occhi curvi quando sei felice.
 
 
 

 

venerdì 7 febbraio 2025

Ho comprato il montalatte, sono caduta da un tessuto e sono tornata a mettere il cuscino nel freezer

Le ultime ore di lavoro, quel martellante desiderio di riempire un foglio bianco.
Le scale fatte di corsa, il pc in carica, le dita che tamburellano ansiose.
Quella
Incredibile
Necessità
Di
Scrivere.

Ne avevi bisogno vero Sig.na 25 ciliegie?
Quando la vita corre troppo veloce e non trovi il tempo di fermarti, di dare inchiostro ai tuoi pensieri, di trattenerli prima che volino nell’altro emisfero.
Dove sei Sig.na 25 ciliegie? Sei qui con noi o sei già in viaggio verso la prossima destinazione?
Dove vai Sig.na 25 ciliegie? Perché non riesci a restare nelle emozioni, a lasciare che ti sovrastino fino a perdere il controllo?
Impegnata come tuo solito a dare definizioni razionali ad ogni sospiro, a ciascun aculeo abbassato.
Le parole scorrono e il tuo respiro si placa, lo sento fino a qui sai?
Le frasi si completano e il battito rallenta tanto da trovare la strada di casa.
Spotify ti ricorda dei due nuovi album in uscita e tu sorridi mentre la musica riempie la stanza.
Sorridi mentre dispensi vita a profusione, senza preoccuparti di non averne a sufficienza per te, per quei momenti bui che alimentano i tuoi vuoti.
Sorridi volteggiando sugli abissi, come fai con i tessuti dell’ennesimo corso a cui ti sei iscritta.
Sorridi perché resti l’unica custode del tuo dolore, gelosa della profondità di quella sofferenza.
Ferma immobile davanti alla cassaforte delle tue emozioni, pronta ad aumentare i recinti di filo spinato di fronte a parentesi senza aspettative.
Non è facile starti vicino sai Sig.na 25 ciliegie?
Non si può far altro che gettare la spugna, logorati dall’attesa speranzosa di un tuo mostrarti, dagli infiniti tentativi di leggerti nei tuoi silenzi.
Stanchi di aspettare che tu apra un pertugio tra una blindata e le tue corazze; stremati da quel tuo fingere indifferenza verso le delusioni.
 
Perché non ci provi a togliere i sentimenti da quelle caselle excel? A lasciare che si muovano su un foglio word proprio come quando torni a scrivere dopo mesi di silenzio.
Te ne andrai di nuovo vero Sig.na 25 ciliegie? Impegnata a cercare stimoli freschi nei quali perderti, forgiando nuove armature per lasciare tutti in superficie.
Non ti prometterò nulla perché non ci crederai, non starò ad assicurarti quello che temi e non ti concedi da un'intera esistenza.
Mi limiterò a guardarti sorridere nelle tue follie, piena di energia e di paure celate, affamata di bellezza e di vita. 
Ostinata nel non lasciare la presa da quella felicità che colori con leggerezza, che non hai mai rischiato di dimenticare, a differenza di guanti, cellulari, chiavi e cappelli che perdi per strada.

Bentornata Sig.na 25 ciliegie, sospiro nello scoprirti felice.
Bentornata Sig.na 25 ciliegie, chiudo gli occhi prima di lasciarti andare via.


 
 
 
 
 

mercoledì 11 dicembre 2024

Chissà se a Tokyo esistono le giornate frittella

Dicembre profuma di buono ma cela un dolore profondo, è leggero ma nasconde nelle tasche giornate frittella, ciambelle con la glassa colorata.
La sig.na 25 ciliegie si lega un filo attorno al polso come il più colorato degli aquiloni, soffia via quello zucchero a velo che poco tollera, ce la mette tutta per girare quei bronci, per trasformarli in sorrisi.
Dicembre è custode di ricordi pieni, di momenti che segnano una vita intera.
Dicembre chiude il cerchio di un anno assurdo, rincorso e poi atteso, immaginato e poi schiantato nei muri dipinti di una città che non si può non amare. Una città sognata sulle mura che la contengono, così bella da fare male.
La sig.na 25 ciliegie guarda l’anno che verrà senza caricarlo di aspettative; riempie uno zaino con immagini a carboncino, si osserva le mani sporche di grafite e si prepara per l’ennesimo viaggio dall’altra parte del mondo.
Fa un bilancio dei sorrisi e delle fatiche, si lecca le ferite di un percorso pieno di rovi ma scelto senza pentimento. Cerca rifugio in una tana piena di libri, di stupide commedie romantiche, di zucche al forno e di bicchieri colmi di bolle mentre la musica rimbomba in tutto il bosco.
Chiude gli occhi quando incontra un brutto pensiero e fa di tutto per riaprirli di fronte a un nuovo paesaggio.
Come faccio a chiederti di smettere di scappare?
Come posso obbligarti a stare nella tristezza ora che conosco la luce dei tuoi occhi quando sono felici?
 
La sig.na 25 ciliegie sogna di restare chiusa in una pasticceria durante un’invasione zombie; vorrebbe abbassare gli aculei per permettere a se stessa di abbracciarsi, di dirsi che le emozioni non sono solo proiettili da evitare ma anche regali che ci si può concedere.
La sig.na 25 ciliegie sarà sempre come Wilma, quella balena gonfia di vuoti e di paure che si mischia nella folla sorridente, capace di alzarsi da terra e volare lontano senza alzare la voce.
 
 
 
 
 

martedì 3 dicembre 2024

I tappi delle bombolette sono immagini curve

Va sempre tutto bene vero Sig.na 25 ciliegie?

L’olio che vedi nel piatto è acqua sporcata di vino, niente di calorico che ti possa perturbare.
Nessun urto alla carrozzeria. Solo schianti silenziosi nella strada della tua vita; solo parole vomitate che giustificherai, solo cattiverie gratuite che cercherai di coprire alzando il volume di quelle canzoni nelle cuffiette.
Le luminarie di dicembre ti fanno sorridere, ti ricordano quanto sia bello impacchettare regali con cura, compilare liste nel tepore di casa, accendere le lucine dell’albero quando torni a casa dopo una lunga giornata di lavoro.

Come è stato questo anno Sig.na 25 ciliegie?
Mentre ripensi alla poesia di ogni immagine costruita o accaduta senza che te l’aspettassi; intenta a guardare quanta fortuna tu abbia avuto a nascere libera, in quella parte del mondo dove nessuna scelta ti viene imposta, dove non esistono gabbie se non quelle che ti costruisci da sola.
Fuori fa freddo ma novembre è finito, lasciando tanti spifferi e troppe recriminazioni, eppure tu lo conosci troppo bene per farti mettere i piedi in testa. Non ti piacciono i mesi arroganti, i toni di voce che si alzano, il brutto che cerca di mangiarsi la meraviglia.
Le decorazioni di Natale rendono la città meno arrabbiata, i cieli invernali limpidi ti riempiono di buoni propositi e provi a mettere la tristezza in una boule de neige così da renderla meno dolorosa.
 
Prendi la malinconia e facci qualcosa di bello.
 
Chissà per quanto tempo ancora riuscirai a spostare i dispiaceri, a cospargerli di miele per trovarci qualcosa di dolce.
Chissà chi diamine te l’ha insegnato a fare così, a esplorare ogni dannato punto di vista fino a trovare quello che ti fa vedere la vita da una prospettiva più colorata, quei graziosi fiori gialli nelle crepe di una brutta strada di provincia.
 
Non abbassare il volume Sig.na 25 ciliegie, non smettere mai di scrivere del dolore fino a farlo diventare un racconto.  
Non sono pronta a sentire il tonfo della tua caduta, ho ancora bisogno che sia tu a farmi vedere il bello di quel graffito nel grigio della periferia.
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

giovedì 28 novembre 2024

Ma davvero esistono persone a cui piacciono le ciambelle?

La sig.na 25 ciliegie entra in casa, sceglie l’album giusto e torna a respirare di fronte a un foglio bianco.
Quanto è durata questa giornata che sembrava non finire mai?
Quanto è stato necessario riempirla per non dare spazio a pensieri ingombranti, elefanti in una stanza dalle pareti viola?
Oggi il 28 novembre ha preso la patente e tu lo guardi come si trattasse di un vecchio compagno di banco.
Pronto ad accompagnarti dove vorrai, forte della sua P riconoscibile, quasi quanto i tuoi adesivi sotto il lunotto posteriore.
Nel frattempo sposti vecchi e nuovi dolori come il più esperto dei magazzinieri. Li impili in fondo al deposito, sperando che qualcuno prima o poi ne faccia pulizia senza avvisarti.
“ Devi stare nella tristezza Sig.na 25 ciliegie” sembra urlarti il mondo, ma tu afona di emozioni ti sei rotta di sentirti dire cosa fare, di sentirti giudicata per quei sentimenti che non riesci ad esplicitare, per quelle parole che restano nella trachea e tornano rapide nella pancia senza alcuna recriminazione.
Novembre per te ha 28 giorni ma quest'anno non ti ha fatto alcuno sconto. Si è preso i tuoi sorrisi, li ha uniti formando dei cerchi concentrici, delle piccole ciambelle piene di glassa e zuccherini.
 
Dio quanto le odi tu le ciambelle.
 
Se ti chiedo come stai quante speranze ho di sentirmi rispondere la verità?
Se ti chiedo cosa sogni quanto credi ti ascolterai?
Se ti chiedo di non scappare quanto tempo ho prima che tu fugga via?
 
Così attenta a sorridere e a far ridere, sempre impegnata a non appesantire con il tuo dolore. Distratta e totalmente su un altro pianeta, non ti accorgi di tutto il caos vitale che smuovi, dei sentieri che tracci, delle parole dolci, legate a quegli aculei spinosi, che non riesci a non sussurrare.

Oggi è il 28 novembre Sig.na 25 ciliegie e per l’ennesima volta sei riuscita a sfuggire gli abbracci che avresti voluto ricevere.
 
 
 
 
 
 

Posso lasciare il motorino in aeroporto?

Ti osservo Sig.na 25 ciliegie, mentre alzi un muro per chiedere un abbraccio. Chissà come fai a trovare sempre il modo per recuperare corazz...